Nella prima fase hanno vinto tutte le partite segnando 75 gol e subendone soltanto 1. I brasiliani dell’Abda Bauru sono la grande rivelazione dell’Haba Waba Festival 2014, ma non per il loro allenatore, il grande Attila Sudar: “Noi dell’Abda stiamo facendo un bel lavoro e mi auguro che entro qualche anno anche altre società brasiliane, seguendo il nostro esempio, possano fare altrettanto”.
Si vedono già, a livello di nazionale, anche i primi frutti del lavoro di Ratko Rudic. La nazionale brasiliana maschile, che ha preso parte anche alla Superfinal di World League, si è fatta onore in tutte le partite finora disputate in questa stagione. Per diffondere è far crescere la pallanuoto nei Paesi dove non è ancora sviluppata, ci vorrebbero tanti Rudic, ma “purtroppo ne abbiamo uno solo”, è il pensiero del collega Franco Carrella. Sudar non è del tutto d’accordo: “Ci sono moltissimi tecnici che potrebbero svolgere egregiamente questo tipo di lavoro nei continenti dove, rispetto all’Europa, la pallanuoto è ancora indietro sia sul piano della diffusione sia dal punto tecnico. In Ungheria, ad esempio, ce ne sono tanti”.
Già, l’Ungheria. Quante chances ha la squadra di Benedek di vincere il titolo ai prossimi Europei di Budapest? Ecco la risposta di Attila Sudar: “Se gioca al massimo, l’Ungheria è capace di qualsiasi tipo di risultato, non a caso è la squadra campione del mondo in carica. Sulla carta, però, in questo momento la Serbia ha qualcosa in più. Sarà un Europeo bellissimo, anche Italia, Montenegro e Spagna possono dire la loro nella lotta per la conquista del titolo”.