Tra canti, suoni e balli festosi, lacrime di gioia e di delusione è calato il sipario sulla magica atmosfera di questa 10a edizione dell’HaBaWaBa International Festival. E il velo di tristezza del ricordo di Gabriele Pomilio e Paolo De Crescenzo, come è giusto che sia, lascia poi il posto a nuovi sogni. In un momento delicato per il futuro del nostro sport, dove contorti aspetti politici sembrano volerne inquinare l’essenza, l’entusiasmo di questo esercito di bimbi provenienti da tante parti del mondo ci regala speranza e tanta voglia di lavorare.
Solo dieci anni fa era impensabile immaginare che proprio la pallanuoto, coi suoi sparuti numeri di sport di nicchia, potesse diventare il veicolo di trasporto dei valori umani più profondi che lo sport rappresenta e di cui oggi la società civile necessita più che mai. Ma l’HaBaWaBa, gioco pulito, colorato e semplice è entrato nel cuore di migliaia di bambini ed ha lanciato un grande messaggio culturale a tutta la famiglia della pallanuoto perché lo sviluppi e lo faccia suo.
L’essenza dello sport è lealtà, capacità di guardarsi negli occhi e di prendersi responsabilità senza alibi, con l’onestà e la pulizia morale dei bambini. È saper trovare ciò che accomuna e non ciò che divide, nel riconoscimento dell’importanza della diversità e nel reciproco rispetto di tradizioni e culture diverse come, inconsapevolmente, purtroppo solo i bimbi fanno. Ed è saper mettere tutto se stessi nella competizione per la ricerca del risultato in maniera sana e diretta e senza sotterfugi, ma con serenità e senza esasperazione, confrontandosi con avversari e non nemici… come, istintivamente, solo i bambini sanno fare. Adesso sta a noi adulti amanti di questo meraviglioso sport raccogliere questo messaggio, farlo nostro e proiettarlo poi nella società civile.
Ne abbiamo bisogno tutti!
Bruno Cufino
Vice-presidente Waterpolo Development